venerdì 5 febbraio 2016

Numeri su cui riflettere

Milano, più in teatro che allo stadio: il Piccolo batte Inter e Milan. 
Stagione da record con già 25mila abbonati (e la campagna abbonamenti non è ancora conclusa).
Il 35 per cento delle sottoscrizioni è tra i giovani sotto i 26 anni.
Per la prima volta il teatro supera il calcio. 

Con queste parole potremo riassumere quanto giornali, televisione, web, facebook ect stanno raccontando e commentando da circa una settimana.


Sembra incredibile parlare di questi numeri!

Alla nostra compagnia teatrale la notizia fa enormemente piacere soprattutto perché non è fine a se stessa: è infatti simbolo di un trend che si sta manifestando a tutti i livelli del mondo che vive tra palcoscenico e platea. 
Fa piacere perché  dimostra che la cultura è un qualcosa che le persone cercano e desiderano.

Per noi non è tanto importante che il teatro batta il calcio, come molti hanno scritto/detto. È normale e giusto che il calcio abbia i suoi sostenitori e forse non è neppure un bel segnale la moria di tifosi e abbonati di uno sport così importante (andrebbero fatte valutazioni che ovviamente lasciamo ad altri).

L'importante sono invece i numeri che il teatro sta raggiungendo, la crescita che riesce ad avere e l'offerta che propone. Secondo noi tutto questo interesse deriva principalmente da un fattore: andare a teatro suscita emozioni!
Anche nella nostra esperienza vediamo che gli spettatori sono entusiasti e tornano a vederci quando ritrovano sul palco qualcosa di vero, qualcosa che hanno vissuto, qualcosa che li fa sentire vivi. Non importa che sia un dramma o una commedia brillante ... è fondamentale vivere emozioni!
Qualunque attore a qualunque livello quando riesce a vivere queste emozioni e riesce a suscitarle in chi lo sta guardando diventa uno degli artefici di ciò che questa notizia testimonia.

Insomma, i 25mila abbonati parlano di tutti coloro che creano il teatro (attori, compagnie, addetti ai lavori, organizzatori, registi ...)! Per questo motivo pensiamo sia l'occasione per dirsi reciprocamente due cose:
1) "Bravi": per i motivi scritti sopra, questi risultati sono merito di ognuno di noi (amatoriali o professionisti)!
2) "Proviamo a fare ancora meglio": da ora ognuno di noi nel fare teatro ha una responsabilità ancora maggiore!



Nessun commento:

Posta un commento