sabato 30 settembre 2017

Pausa "forzata" per "Il letto ovale"

Se durante questo autunno 2017 "Chiave per due" è in piena rampa di lancio ... purtroppo, "Il letto ovale" dovrà stare fermo ai box per qualche mese.


Questa pausa è purtroppo forzata nel senso che non dipende da noi!
Avevamo infatti due date fissate durante l'autunno ma entrambi i comitati organizzatori hanno dovuto spostare a malincuore gli eventi. E così almeno fino a gennaio "Il letto ovale" sarà costretto appunto ad una pausa! A noi come compagnia spiace molto ma ahimè sono cose che capitano. Semmai è la coincidenza di vedere saltare due repliche sulle due pianificate che demoralizza un po'!
Ma per guardare il lato positivo, ciò significa che nei primi mesi del 2018 avremo parecchie rappresentazioni! Infatti, oltre a queste due che sono state appunto spostate ne abbiamo altre in ballo che speriamo di poter fissare quanto prima.
Insomma, è una pausa che magari non piace ma che non significa assolutamente la fine de "Il letto ovale" ... Anzi, questa pausa potrebbe servire a noi per rifiatare e trovare nuovi stimoli e al nostro pubblico per venire nuovamente a teatro a vederci! Infatti, anche chi ha già visto più volte questa commedia, potrebbe voler tornare a vederci considerando che in zona non recitiamo da marzo 2017!
Insomma, forse, non tutto il male viene per nuocere.

A tal proposito, raccomandiamo anche a chi legge questo post di "farci pubblicità" ... Se ne conoscete, potete infatti segnalarci in ambito teatrale ai comuni, ai comitati e agli organizzatori di serate, di rassegne e di concorsi. Oppure potete riferire alla nostra compagnia le informazioni per contattare appunto persone che potrebbero chiamarci a recitare.
"Il letto ovale" non aspetta che essere portato in scena ancora ... e ancora ... e ancora ...

martedì 26 settembre 2017

Le nostre date autunnali di "Chiave per due"

Abbiamo finalmente definito le date autunnali delle nostre repliche di "Chiave per due".

Dopo il debutto a Gambellara il 30 giugno scorso, in molti ci hanno chiesto a più riprese quando porteremo in scena questa commedia. Avendo potuto constatare che la curiosità è parecchia, siamo pertanto lieti di comunicare le due date autunnali:
- nel pomeriggio di domenica 29 ottobre reciteremo all'Auditorium di Marano Vicentino (VI)
- alla sera di sabato 25 novembre reciteremo al Teatro di Santorso (VI).
Sono due luoghi che ci hanno portato sempre fortuna e dei quali abbiamo dei bellissimi ricordi ... Per questo ringraziamo da adesso le rispettive amministrazioni comunali per averci invitato permettendoci così di "tornare" a calcare questi due palchi.


Ovviamente, annunciamo queste due date soprattutto perché chi vuole vederci possa tenersi libero! Infatti, vi aspettiamo numerosi come sempre!
Seguiranno i dettagli su orari, ingresso eccetera. Al momento quello che ci premeva è appunto comunicare il prima possibile le date. Occorre tener presenti anche che, come potete immaginare, "Chiave per due" sarà durante questo autunno e questo inverno in piena rampa di lancio! Queste e le future repliche saranno infatti un bellissimo "cantiere" in cui la commedia crescerà e acquisterà quelle caratteristiche che (speriamo) la faranno apprezzare per lungo tempo! 
La speranza è che il nostro pubblico, vecchio e nuovo, si innamori di "Chiave per due" proprio come ha fatto ormai da tempo per "Il letto ovale"!

lunedì 18 settembre 2017

La nostra storia: momenti speciali

Portare in scena nello stesso periodo "Una bugia tira l'altra" e "Rumors" ci ha fatto vivere un periodo bellissimo ... un periodo che si è impreziosito con due momenti speciali, due momenti in cui la soddisfazione per quanto fatto è stata veramente molta!

Sabato 14 novembre 2009 e sabato 5 novembre 2011 sono le date di queste due serate speciali di cui potete vedere le rispettive foto.



Sabato 14 novembre 2009 recitammo all'interno del concorso "Siparetto d'oro" per il Piccolo Teatro di Ospedaletto (VI). Fu una serata importante nonostante non fossimo contenti della nostra performance (dovuta soprattutto ai grossi problemi avuti per farci stare nel palco tutta la scenografia) ... 
Qualche settimana dopo, infatti, si svolse la premiazione e vivemmo senza dubbio uno dei momenti speciali della vita della nostra compagnia: 10 nominations nelle varie categorie con 4 premi (miglior attore non protagonista, miglior caratterista maschile, miglior caratterista femminile e miglior regista) e soprattutto il 2° posto assoluto nella classifica finale del concorso
In altre parole un vero SUCCESSO! Un successo speciale, forse perché inaspettato! 
Non pensavamo infatti di essere così "apprezzati". Non avevamo mai avuto un termine di paragone con altre compagnie: il concorso ci aveva dato un risultato che indiscutibilmente faceva nascere in noi tanta soddisfazione! Con il senno del poi, avevamo (finalmente) capito che "non eravamo poi tanto male" ... e questo si tramutò in energia, entusiasmo e voglia di fare ... In altre parole, un momento veramente speciale!

Due anni dopo, sabato 5 novembre 2011, avvenne un qualcosa che ancor oggi non riusciamo a spiegare ... Recitammo infatti a Schio ma la cosa speciale per il volere dell'Ufficio Cultura del Comune fummo "costretti" ad utilizzare il Teatro Astra. Quando ci fu comunicato, eravamo molto perplessi perché definire enorme quel teatro è limitativo! 840 sono infatti i posti a sedere di questo teatro e pensando al numero solito di spettatori in una nostra replica ... ci immaginavamo già di vedere le persone perse nella vastità della platea ...
Ed invece ... la serata registrò un sold out da 900 persone perché tra chi se ne andò e chi si fermò a vederci pur se in piedi ... erano appunto 900 gli spettatori di quella indimenticabile serata! Insomma, per fortuna fummo "costretti" a recitare al Teatro Astra: fu un trionfo
Non sappiamo quanti hanno avuto la fortuna di recitare di fronte ad un numero tale di persone ... ma anche senza applausi la loro presenza si è sentita per tutte le due ore dello spettacolo! 
Sono sensazioni che non si dimenticano mai più
Sono sensazioni speciali che ancora oggi chi recitò continua a sentire forti dentro di sè!

martedì 12 settembre 2017

Note del regista riguardo a "Chiave per due"

“Chiave per due” è senza dubbio una commedia completa, completa perché si basa sia sulla storia, sia sul testo e sia sui personaggi. Dal copione escono infatti questi tre componenti: un intreccio divertente e ingarbugliato, delle battute esilaranti ed esplosive e dei personaggi comici e quasi irreali
Risulta facile quindi dire che è una commedia perfetta da portare in scena.

In realtà, però, una volta scelto di rappresentarla, abbiamo preso delle decisioni che ci hanno portato a cambiarla parzialmente. Due le cose a cui abbiamo puntato: cercare di farla il più possibile “nostra” e provare a caratterizzarla in modo preciso e puntuale. 
Per riuscirci, sono state varie le linee azioni che abbiamo intrapreso. Tra queste almeno le seguenti tre quelle su cui vale la pena soffermarci:
- abbiamo accorciato il copione di parecchio. Per rendere la commedia più scattante e briosa c’è stato un lavoro che ha portato ad eliminare molte battute. Tutto ciò che era ripetitivo, troppo “british” e non spassoso è stato tolto rendendo (speriamo) la commedia un fuoco continuo di divertimento. Facendo ciò abbiamo reso la commedia anche più breve contenendo la sua durata ampiamente sotto le due ore.
- abbiamo puntato molto sui personaggi. La loro amoralità necessitava di essere studiata ed evidenziata: la cosa deve arrivare quasi a stridere così da rendere la commedia ancora più divertente per lo spettatore. Così, ad esempio, ogni personaggio ha un colore preciso legato sia al suo modo di essere che al rapporto con gli altri e soprattutto ha evidenziata una caratteristica deprecabile perché totalmente negativa.
abbiamo pensato ad una scenografia di sicuro effetto. Per diverse ragioni, la scenografia ha dovuto essere contemporaneamente d'impatto e semplicissima. Fare coesistere questi due aspetti non è stato facile e ha richiesto un'attenta valutazione e delle precise scelte. Il risultato è quello che vedete nelle foto allegate: speriamo vi piaccia (al solito dal vivo rende molto di più).




Oltre a queste tre azioni ce ne sarebbero altre da elencare ma sono anche le sorprese che vogliamo fare a chi non ci ha ancora visto ... per questo non le scriviamo da subito. Lo faremo in seguito ... quando non saranno più "sorprese".

“Chiave per due” è stato (e per molti versi è ancora) un lavoro non breve e non semplice perché abbiamo puntato a potenziare i suoi punti di forza e ad eliminare quanto può non piacere ad un pubblico italiano degli anni 2000.
Un lavoro però che valeva e vale decisamente la pena fare!

martedì 5 settembre 2017

Ricordando Arnoldo Foà

Ecco le tre domande che abbiamo scelto tra le tante che sono state rivolte ad Arnoldo Foà, indimenticato attore di teatro venuto a mancare nel 2014. Dalle sue risposte si capisce molto di lui del suo amore verso il teatro e del suo essere consapevole di quanto umano sia questo mondo.



Cos’è il mestiere del teatro per te?
Per me il mestiere del teatro è quanto non viene comunemente chiamato arte. Tutto ciò che riguarda il lavoro, la fatica del lavoro, è il mestiere. La preparazione, le prove, le posizioni che devi prendere in teatro, studiare la parte a memoria, perché quando ripeti la parte a memoria non la dici come la diresti in scena, la ripeti per ricordare le parole che vengono una dopo l’altra, poi la ripeterai con un senso o glielo dai d’istinto. Questo è il mestiere del teatro. Il lavoro della tua interpretazione intima del testo e del personaggio, questa è una parte di ragionamento, privata, che non fa parte del mestiere. Poi l’interpretazione può diventare arte in un secondo tempo, quando ti esprimi di fronte al pubblico. Ricordo a questo proposito la mia prima battuta in un teatro ufficiale, nella mia prima recita con Anton Giulio Bragaglia, molto difficile e complessa: avevo così paura di dire quella battuta così ricca che la dicevo con una velocità favolosa, tanto che Bragaglia mi disse: «Bene ma non correre, perché altrimenti non si capisce più niente». Io col mestiere l’avevo detta bene, ma col non mestiere, con l’interpretazione, l’avevo detta male perché troppo veloce. Questa è la differenza tra mestiere e arte.

Sostieni che l’attore ha una funzione culturale cui non deve rinunciare; esiste ancora questa funzione, è cambiata nel tempo?

La funzione culturale dell’attore esiste sempre, ancora oggi, non credo sia cambiata nel tempo ma certamente ognuno cerca di svolgerla a modo suo. L’attore ha una funzione culturale perché oltretutto gli viene richiesta: significa proporre, far conoscere i testi, classici o contemporanei, o scrivere emettere in scena novità, come ho fatto anche io. Non tutti gli spettacoli sono cultura, e non conta la classifica «comico o drammatico»: il teatro comico di Molière può essere più cultura di un dramma di Shakespeare, se quest’ultimo è rappresentato da una compagnia di guitti, e la commedia di Molière da bravi attori guidati da un bravo regista. Di cultura parla molto la compagnia al momento della scelta del repertorio; ma quando le direttive sono in base alle velleità di registi o attori impreparati o presuntuosi, diventa una parola priva di senso.

Facili Cassandre evocano da sempre la morte del Teatro... come immagini il futuro del Teatro?
Io ho sempre considerato il teatro un moribondo che non muore mai, perché abbiamo bisogno del teatro, per conoscerci, o riconoscerci; e nonostante il totale disinteresse delle istituzioni per il teatro, ho fiducia in molti ragazzi che hanno ancora quella passione e quell'amore che ha spinto me e tanti altri colleghi della mia generazione a lavorare, lo vedo soprattutto in piccoli teatri, in piccole realtà.

domenica 3 settembre 2017

Una nuova serie di post: "Ricordando"

Da questa settimana parte una serie di post dal titolo "Ricordando".
In essi troverete tre domande con le relative risposte che sono state rivolte a dei grandi del teatro italiano che sono venuti a mancare.



Gli scopi di questi post sono molteplici:
1) ricordare dei grandi attori/attrici: loro sono stati le colonne portanti di questo mondo, sono stati quelli che hanno fatto la storia e che hanno influenzato quanto offre oggi il panorama teatrale professionistico e non. La loro bravura ancora indiscussa e i loro personaggi tuttora ricordati verranno fuori dalle loro parole ...
2) capire il loro punto di vista sul teatro: cos'era nella loro personale esperienza, cosa consideravano importante, quale differenze vedevano tra l'inizio e la fine della loro carriera, come vivevano il loro lavoro ... Talvolta potrà venir fuori un qualcosa che sembra lontano dalla nostra società ... ma è importante ricordarsi anche questo perché sono le nostre radici ...
3) imparare come attori e come persone: le loro risposte infatti riguardano spesso non solo il palcoscenico ma anche aspetti della vita quotidiana che possono interessare e far riflettere tutti quanti. D'altra parte è sempre valida l'eterna domanda: "la vita è teatro o il teatro è la vita?"


Sarà un viaggio interessante e sorprendente che speriamo possa servirci come compagnia e possa essere di interesse per tutti.