giovedì 27 febbraio 2020

Al lavoro!

Gli ultimi mesi sono stati un po' "silenziosi" per la nostra compagnia.
Nessuna replica, poche notizie, profilo basso ...
Forse qualcuno si sarà domandato il perché e forse qualcuno avrà pensato che il corso per formarci ci sta impegnano molto ...

Per prima cosa, anticipiamo che questa situazione continuerà ancora per un po' perché ... stiamo lavorando!
Ebbene sì, STIAMO PREPARANDO QUALCOSA DI NUOVO!!!
Pertanto, il nostro silenzio è dovuto al nostro leggere, cercare, valutare, provare, trovarsi ... Siamo alle prese con copioni, appunti, modifiche, aggiunte ...
Stiamo iniziando a creare, costruire!
È una fase bellissima perché la fantasia, l'osare, il tentare sono i padroni dei nostri incontri!



Per ora, vogliamo solo darvi questa spiegazione: sappiate che appunto che in pentola bolle qualcosa! Cosa? Un po' di pazienza.
Già, un po' di pazienza da parte vostra e tanto studio da parte nostra ... e ci rivediamo!
A presto!

martedì 18 febbraio 2020

Secondo incontro formativo

Il secondo incontro di formazione a cui abbiamo partecipato è stato particolarmente coinvolgente. Bastava il titolo per capire la sua importanza: “La potenza della corporeità: l'attore non ha un corpo ma è un corpo”. La nostra insegnante è stata Elena Righele, un'amica che già anni fa ci aveva aiutato a scoprire questo ambito tanto fondamentale per un attore.

Ecco il resoconto da parte di Alessia, una delle partecipanti.

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Titolo ufficioso: quando il gioco si fa duro...

Elena, che serata meravigliosa e intensa (oltre che quanti input per i nostri pochi neuroni)!

Già partire a raccontare è difficile!
Comincio così: noi siamo un corpo che entra in palco, servono EQUILIBRIO, CONCENTRAZIONE ed ENERGIA.
Equilibrio: vari gli esercizi come camminare liberi per la stanza fingendo di essere su una zattera e distribuendoci in modo tale che non si ribalti; al procedere aggiungendo una seconda istruzione (che so, ci insegue qualcuno), una terza e via così, sempre senza affondare. Che difficile mantenere l'equilibrio.
Concentrazione: anche qui molto gli esercizi come siamo una freccia e ci scagliamo contro un altro attore fermandoci esattamente (!) un nanosecondo prima di sopprimerlo. Grande concentrazione, ricerca, capacità di osservazione e tanto studio (tanto ma tanto) sono necessari per trovare un equilibrio fisico (e non solo) con se stessi, col proprio personaggio e con gli altri.
Energia: Elena, con voce soffice e pacata, ci ha portati/convinti a prendere i nostri (ehm scultorei) corpi, e schiacciarli, controllarli, farli schizzare fuori controllo (mamma quanti lividi!), scagliarli, contorcerli e picchiarli come si fa col pongo, ma con effetti alquanto diversi (il gioco “della pignatta” rende meglio l'idea). Esercizi tanti: “prendi una rabbia viscerale ed uccidi il tuo persecutore con lo sguardo” (a ritmo di musica ovviamente!) fino allo “scàgliati contro un tenace elastico per cercare di raggiungere, oltre lo stesso, il tuo persecutore per vendicarti e picchiarlo ”. Sinceramente non credevo avessimo e riuscissimo a far uscire una energia tale da “spezzare l'elastico” (Nik, ne devi rimborsare un sacco!). Questa è l'energia che dobbiamo far uscire in palco.

Da ciò, sono nati innumerevoli spunti in merito al movimento/posizione sul palco:
- Ricordare che è fondamentale continuare a spezzare l'equilibrio (ritmo, tono, fisicamente ecc) per mantenere vivo l'interesse del pubblico!
- Da un parallelo fra la pittura surrealista ed il teatro possono associarsi le linee rette tracciate sul palco a dei colori, ad es. linea parallela al pubblico, da quinta a quinta, colore freddo (poco interesse del pubblico); linea verticale, ad es. mi alzo da una sedia, colore caldo (suscita attenzione).
- La posizione nelle diverse parti del palco influenza ciò che arriva al pubblico: fermi vicini ad una quinta non arriva nulla; il centro del palco è difficilissimo quindi “meio de no”.
- ricerca del personaggio, varie scuole di pensiero dai grandi maestri del teatro che ignobilmente riassumo così: dalla ricerca dell'emozione all'interno di se stessi, alla nascita del personaggio attraverso l'emozione dall'azione e il “qui ed ora”.

Cosa abbiamo “imparato”?
Che quando il gioco si fa duro, i duri (e gli Attori in Prima Linea con varie ammaccature) cominciano a giocare ... e a recitare! 

Grazie Elena!

martedì 11 febbraio 2020

Ciao Fabio: continueremo a provarci!

Era una serata della scorsa estate, era la riunione in cui la nostra compagnia ha incontrato alcuni dello SchioLife per parlare della nostra partecipazione al British Day ...  Noi eravamo increduli per la proposta che ci stavano facendo ed emozionati per quanto stavamo iniziando! In realtà, però, stava serpeggiando anche un po' di paura ...
Oltre a Claudio, era lì anche Fabio che fino a quel momento era stato zitto ... Quasi capendo i nostri sentimenti, disse "Proviamoci, andrà bene!"
Quelle parole ci aiutarono e nacque un'avventura stupenda di cui hai fatto parte insieme a noi.

Fabio, vogliamo ricordarti oggi che ci lasci con questo piccolo e semplice aneddoto.

Vogliamo ricordarti, salutarti e ringraziarti per quanto hai fatto: hai saputo far raggiungere grandi risultati alle persone e ai gruppi con cui hai collaborato. In pochi sono in grado di farlo e in pochissimi vogliono farlo.
Perciò ... GRAZIE: fidati ... noi continueremo a provarci! Andrà bene!


lunedì 3 febbraio 2020

Ciao e grazie

Durante il 2019, per motivi diversi, come compagnia, abbiamo salutato alcuni di noi ... In altre parole, a partire da quest'anno non vedrete più recitare con noi ben tre attrici (Lisa, Matilde, Serena) e un attore (Luca).


Come sempre, li salutiamo con un po' di dispiacere.
Fa, infatti, sempre un po' male separarsi da qualcuno: è vero! Ma siamo anche consapevoli che con ognuno di loro abbiamo condiviso non solo un percorso recitativo e teatrale ma un pezzo di strada! E questo rimarrà sempre!

Contemporaneamente e proprio per questo vogliamo rivolgere a tutti e quattro il nostro GRAZIE! Cari Lisa, Luca, Matilde e Serena, grazie per quanto avete fatto, grazie per quanto ci avete permesso di raggiungere, grazie per quanto avete creato insieme a noi. Noi ricorderemo senza dubbio le esperienze passate insieme: le serate di prove, le giornate di preparazione delle repliche, i momenti di festa attorno ad un tavolo, le speranze prima dell'apertura del sipario, le risate fatte per la stanchezza o la gioia, le delusioni per i sogni non realizzati ...

Alla prossima, speriamo, avventura insieme!
Per ora: IN BOCCA AL LUPO per tutto!