domenica 24 dicembre 2017

Buon Natale



Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.
Questa una celebre frase di Antoine De Saint-Exupery sono i nostri auguri di Natale di quest'anno, auguri che vogliamo fare a tutti! L'augurio è quindi che ognuno di noi impari e sappia vedere sempre con il cuore senza fermarsi all'apparenza e alla prima impressione!
La foto qui allegata sta a significare proprio questo: dietro l'albero a sinistra, dentro il suo colore, scavando con pazienza un po', c'è di più ...

Ci siamo Noi 
Noi attori che siamo Alessia Alessandra Andrea Andrea Chiara Cristina Enrico Lisa Gabriele Gigliola Luca Marco Marta Martina Matilde Nicola Paola Stefano Susan 
Noi che recitiamo ne Il letto ovale 
Noi che recitiamo in Chiave per due 
Noi che quest'anno abbiamo recitiamo a Monticello Conte Otto, Zanè, Gambellara, Vigonza, Marano Vicentino, Santorso
Noi che nel 2017 abbiamo fatto giornate di formazione con Valentina
Noi con il nostro impegno per fare il meglio
Noi e il nostro pubblico che ci segue con calore
Noi e, nel nostro piccolo, il nostro successo
Noi e i nostri progetti
Noi con tutte le nostre relazioni fatte anche di difficoltà
Noi con tutte le nostre relazioni fatte anche di passione
Noi con tutte le nostre relazioni fatte anche di confronto
Noi che ci raccontiamo nel nostro blog e in Facebook
Noi che abbiamo debuttato con una nuova commedia
Noi che siamo aumentati in numero per i tre debutti 
Noi e le sei repliche del 2017
Noi nell'extra teatro come il pranzo tutti insieme a luglio
Noi durante le nostri prove e riunioni
Noi già con piani e idee per il futuro
Noi che viviamo ora questa stupenda avventura del teatro

Noi che ora vi ripetiamo ancora: BUON NATALE!!!!!!!!!!!!!!!

giovedì 14 dicembre 2017

La nostra storia: emozioni provate (finora) de "Il letto ovale"



Sono tante le repliche che abbiamo fatto de "Il letto ovale"!
Contandole infatti, siamo arrivati a ben 23 rappresentazioni in quattro anni (per chi vuole può leggerle tutte nella pagina dedicata di questo blog)!
Arcugnano, Bassano del Grappa, Breganze, Canove, Dueville, Isola Vicentina, Malo, Marano Vicentino, Monticello Conte Otto, Rosà, Sandrigo, Santorso, Schio, Thiene, Torrebelvicino, Vicenza, Zané sono i comuni dove abbiamo recitato all'interno della nostra provincia.
Ma abbiamo calcato anche i palcoscenici di Folgaria (TN) e di Vigonza (PD)!

E con questa ultima precisazione iniziamo a parlare delle emozioni che questa commedia ci ha finora donato. Le buttiamo là alla rinfusa consapevoli che servirebbero ben  più di qualche riga per spiegare quanto vissuto!
1. Abbiamo varcato per la prima volta i confini della provincia di Vicenza (vedere sopra)
2. Ci siamo divertiti tantissimo come gruppo sia durante le prove che durante le giornate in cui abbiamo recitato.
3. Abbiamo partecipato ad un concorso riscuotendo un buon successo.
4. Abbiamo ottenuto quattro "sold out"!
5. Siamo stati cercati da tutti i teatri e rassegne a cui avevamo partecipato precedentemente.
6. Siamo stati scelti come unica compagnia amatoriale in un cartellone destinato ai (semi)professionisti
7. Abbiamo superato sempre difficoltà, incomprensioni e problemi sia sul palco che dietro le quinte.
8. Siamo stati sorretti dal pubblico con un entusiasmo contagioso.
9.  Abbiamo riscosso critiche non solo positive ma anche costruttive che ci hanno fatto crescere e migliorare.
10. Siamo cresciuti come attori e come persone perché abbiamo vissuto momenti fatti soprattutto di relazioni.

Per questi motivi e rivedendo le foto sotto, pur se consapevoli che non potranno essere ancora molte, speriamo di cuore che anche nel 2018 ci siano repliche di questa commedia, a cui siamo molto molto affezionati! 






mercoledì 6 dicembre 2017

Ricordando Vittorio Gassman

Quarto appuntamento con "Ricordando ...", la serie di post dedicati ai grandi del teatro italiano. 

Questa è la volta di uno degli attori più ricordati e famosi non solo da chi lo ha conosciuto da giovane ma anche dalle generazioni attuali! Ecco infatti tre domande (e anche in questo caso una quarta da leggere assolutamente) rivolte a Vittorio Gassman.
La caratteristica di questo attore che ha emozionato molti è senza dubbio la sua poliedricità dimostrata da una carriera che spazia dal dramma al comico, dal teatro al cinema, dai palcoscenici alle telecamere ... La sua intensità, espressività e presenza scenica lo hanno reso appunto immortale, immortale nel senso che ancor quanto ha fatto viene preso da riferimento nel  mondo del teatro!



(da un'intervista di Gassman con Enzo Biagi)

Se dovesse raccontare a qualcuno chi è Vittorio Gassman che cosa direbbe?
Cominciamo male. Domanda difficilissima. 
Intanto, un attore. Nel senso pieno. Questa qualifica ha influenzato decisamente la mia vita. Se dovessi aggiungere degli aggettivi positivi: efficiente, e forse anche bravo. Negativi: non proprio pavido, ma neppure intrepido.
Tornando al discorso dell'attore aggiungerei che sono in questo mestiere da tanto tempo: la mia pelle si è fatta quella del rinoceronte. Dico questo per dire che ci si abitua alle critiche troppo buone, e alle stroncature, all'usura dell’attenzione del pubblico. È vero che l’uomo pian piano si indurisce, diventa, ecco, un cinghiale. L’età dà grandi spessori, si è un pochino più pazienti, più comprensivi, più rigorosi, e soprattutto si assaporano più cose, con una punta forte di dolore, e un po’ di paura.

A che cosa pensa di dovere il suo successo?
Io riconosco anche di aver avuto una certa dose di fortuna. Poi si possono fare delle azioni che facilitano l’avvento del successo, già lì comincia un po’ il merito. Io credo che come merito, di annoverare la forza di volontà, un po’ discontinua, un po’ rabbiosa. Anche i miei nemici più cari me l’hanno sempre riconosciuta, quello che in gergo sportivo si chiama la grinta. Poi la fortuna di appartenere a questa generazione dei nati tra le due guerre, perché è stata ricca delle sollecitazioni necessarie per imboccare la strada. Io non ho mai, proprio perché non considero il mio un grande destino, sperato di scavare un lungo pozzo cento metri, ma tanti pozzi di cinque, sei, otto metri, queste occasioni è stata la nostra generazione a darmele.

Quando ha cominciato, lei ha scritto, che non aveva pietà né di sé né degli altri. Ricorda qualche colpa?

Qualche crudeltà. Non credo di essere cattivo, ma un po’ feroce, maniaco, con sfumature di pedanteria . Il gusto matematico, simmetrico dell’esistenza, si traduce in una furia, anche verso di me. Duro con tutti, ma anch'io sto alla pari. Come direttore, come capocomico, divento anche violento. Più volte ho oltrepassato i limiti giusti. Quando recitavo il Peer Gynt di Henrik Ibsen, mollai una seggiola su una spalla di Vivi Gioi; durante una prova dell’Adelchi presi a sassate le comparse, che non si muovevano come volevo.
Anche perché diciamolo: a qualcuno io risulto insopportabile. Penso dipenda dalla statura, in un paese di piccoletti, dall'aspetto atletico perché ho fatto molto sport, dal modo di camminare diritto, che sembra tracotanza, e poi dal fatto che, raggiunta una certa tranquillità nella carriera, mi sono concesso il lusso di dire la verità a tutti i costi.

Perché lei si definisce anche un po’ puttana?
Per sua natura l’attore è proprio un misto tra una puttana e un sacerdote perché il suo materiale è anche la ganga bruta dell’esistenza, però le sue radici affondano, se pur molto alla lontana, in un terreno che è di natura rituale e religiosa. 
Ma per piacere alla gente, per il successo, si accantonano i rigori intellettuali, e il lato sacerdotale dell’interprete si confonde con quello puttanesco.

domenica 3 dicembre 2017

Rassegna stampa: articolo sulla replica di Santorso

Ieri su "Schio&Thiene week" è stato pubblicato un articolo che parla della replica di "Chiave per due" rappresentata da noi sabato scorso a Santorso. La giornalista Chiara Gregolin (che ringraziamo) era infatti tra il numeroso pubblico presente in sala ... ecco quanto ha scritto!


E con questo articolo "Chiave per due" vi dà appuntamento al 2018!