domenica 25 agosto 2019

Un corso di formazione con "Stivalaccio Teatro"

Lasciamo la parola a Susan della nostra compagnia che ci racconta della sua esperienza teatrale. L'anno scorso ha infatti fatto un corso di teatro che è durato molti mesi e che l'ha messa alla
 prova in modo positivo.


“Vorresti che durasse all'infinito” …
Questo mi viene in mente quando ripenso al corso di teatro “La bottega dell’attore- laboratorio permanente per un teatro popolare” che ho frequentato con Stivalaccio teatro, compagnia di teatro popolare, commedia dell’arte, teatro ragazzi e arte di strada. Ho conosciuto gli Stivalacci andando a vedere una serata di teatro in casa e mi hanno subito affascinato per il loro stile e per il loro approccio con il pubblico (non si fanno problemi a scendere in platea e a trascinare sul palco gli spettatori per farli recitare) che è differente da altri spettacoli visti in precedenza.

Sono stati mesi intensi e bellissimi fatti di risate, balli, scenette improbabili, frasi strampalate e birrette di gruppo. Gli Stivalacci ci hanno catapultato in un mondo parallelo, conclusosi con la restituzione finale dal titolo “Le nostre città invisibili”, ispirato al famoso libro di Italo Calvino, in cui siamo stati noi partecipanti al laboratorio, con l’aiuto del regista della compagnia Marco Zoppello a scrivere la sceneggiatura dello spettacolo inventando delle città atipiche con personaggi strampalati e a portarlo in scena. È stata una restituzione diversa dalle altre essendo uno spettacolo itinerante, dove gli spettatori dovevano seguire Marco Polo, il protagonista, nel suo viaggio tra le varie stanze che rappresentavano ognuna una città differente.
La mia era “la città dei bambini”, in cui io ed altri quattro attrici impersonavamo delle bambine che non dovevano mai smettere di immaginare, pena il passaggio al mondo adulto in cui spesso non si
riesce più ad usare la fantasia e l’immaginazione come si faceva da piccoli. Ogni città dunque portava in sé un significato profondo.

Quello che posso dire in conclusione è che ogni corso di teatro custodisce una magia che non si può comprendere fino a che non se ne frequenta uno…io spero che questa magia si possa esprimere nelle future commedie con gli Attori in Prima Linea!

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