Stiamo parlando di Serena e Fabiola.
Sono loro che si sono lanciate in questa avventura ... un'avventura particolare sia per lo spettacolo in cui si sono fatte coinvolgere sia per far parte di una compagnia che finora era stata di soli attori/attrici.
Per questo motivo abbiamo chiesto ad entrambe di scrivere le loro impressioni e sensazioni per raccontare a tutti questi primi mesi. Oggi inizia Serena ...
A lei la parola, anzi la "voce" ...
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Ciao a
tutti, mi chiamo Serena.
Sono una delle due cantanti di “Amorevolmente
donne”... la più piccola (in tutti i sensi!).
Sono
venuta a conoscenza di questo spettacolo in maniera alquanto bizzarra, ossia
dopo una serata di presentazione delle pentole AMC ... sì, proprio così! Il
rappresentante, Gabriele, mi disse di essere il presidente di una
compagnia teatrale chiamata, appunto, Attori in Prima Linea e mi riferì che era alla
ricerca di due cantanti per un nuovo spettacolo dedicato a sole donne.
Non che la
mia esperienza di cantante fosse chissà quanto estesa, anzi, a parte un musical
non avevo mai cantato in pubblico, né avevo mai studiato, ma per soddisfare la
mia grande passione e un po’ per sfida personale, ho deciso di accettare....
Pazza!
Mi sono ritrovata
a dover scegliere due tra quattro canzoni famose interpretate da grandissime cantanti
italiane. Pazza!
L’idea però era stupenda. Uno spettacolo teatrale di sole donne dove
ognuna si sarebbe ritagliata un momento solo per sé ... insomma, uno spettacolo dove ogni
donna avrebbe raccontato di come noi vediamo l’amore, e quindi avrebbe
raccontato anche un po’ di sé stessa.
Con il
primo incontro con Stefano, il regista, una parte di me ha pensato: ”Wow, che
figata!”, ma l’altra parte di me si è detta: “Sì, ok, ma tu non hai studiato ... che
figura ci fai?”
Ho
cominciato ad avere qualche ripensamento ... magari non ero all'altezza! Ma grazie ai
primi incontri con le attrici mi sono un po rilassata. Le ragazze, anzi, donne,
erano tutte gentili, mi hanno supportata e così ho preso coraggio.
E poi, mi sono chiesta, perché rinunciare ad una simile occasione?
Non tutte
loro avevano fatto teatro, ma ognuna si era messa in gioco con le capacità che
aveva, nonostante il livello non fosse comunque basso, proprio il contrario!
Alla fine mi sono convinta; avevo già fatto anni di teatro e potevo provare a
dare la mia interpretazione a queste canzoni.
Anche se inizialmente è stato
difficile, poiché interpretare una canzone mantenendone invariati ritmo e
intonazione non è così immediato. Alla fine però sono riuscita a trovare un compromesso
e a fare di queste canzoni una mia nuova “poesia”, se così si può definire.
Il mio
desiderio più grande è vedere questo gruppo di ragazze non smettere mai di fare
ciò che amano di più.
Auguro anche a tutte noi e a questo spettacolo di continuare a
trasmettere alle persone che ci vengono a vedere la grandissima ricchezza che
abbiamo dentro noi donne che, anche se dolcemente complicate, siamo la più
bella cosa che sia mai stata inventata!
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